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Deficit Calorico e calo dei livelli di Testosterone

  • noce86tx
  • 23 giu 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Un fattore importante con il quale gli atleti devono fare i conti è quello dell'introito calorico. Aldilà delle performance atletiche, gli sportivi devono fare i conti anche il loro assetto ormonale, soprattutto quando stanno cercando di dimagrire. Un deficit energetico può causare una diminuzione del testosterone sierico. Maggiore è il deficit calorico (e più a lungo viene mantenuto), maggiore sarà il calo del testosterone.


Un piccolo studio ha evidenziato come un digiuno di sole 48 ore ha portato ad una riduzione del testosterone sierico del 21%. Altri studi hanno confutato o confermato tale tendenza; una cosa alla fine abbiamo capito, che fintanto si è in grado d'avere almeno un apporto calorico decente, il testosterone non sarà soppresso in maniera sensibile. Anche con digiuni a breve termine, come abbiamo visto, a conti fatti la diminuzione non è così importante. Tuttavia, le cose sembrano cambiare nettamente se combinate un grande deficit energetico con un intenso esercizio fisico e la privazione del sonno, tutti ingredienti che gli atleti di bodybuilding in preparazione per una competizione conoscono bene.


In uno studio, un deficit energetico di circa il 60%, combinato con 4 ore di sonno a notte ed un vigoroso addestramento militare, hanno portato ad una riduzione del 49% del testosterone sierico dopo 4 giorni. In questo caso stiamo già osservando una soppressione più marcata e anche più duratura. Questa soppressione può essere già sufficiente per dare sintomi quali: calo della libido, depressione, apatia, ecc.


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In riferimento allo studio citato prima; faccio onestamente fatica a dirvi quanto l'esercizio fisico di per sé abbia contribuito alla soppressione del testosterone. Potrebbe essere che l'esercizio fisico influisca sul testosterone aumentando il deficit energetico, il che implica che basterebbe mangiare di più per compensare il deficit calorico ed annullare tale effetto. La privazione del sonno, d'altra parte, sembra dare il suo contributo all'effetto negativo che il deficit energetico ha sul testosterone. Se pensate che durante il dimagrimento le calorie sono poche, l'allenamento è tanto e la fame spesso vi tiene svegli, possiamo dire di aver fatto bingo.


L'addestramento per diventare un ranger dell'esercito americano (U.S. Army Ranger training) dura circa 8 settimane; con un deficit energetico medio di circa 1.000 kcal al giorno (con picchi di 4.000 kcal!), 3,6 ore di sonno a notte ed un vigoroso addestramento militare. In questo folle contesto si è visto un calo del testosterone dell'83%. È passato da 17,3 nmol/L a 3 nmol/L, che è vicino ai livelli osservati dopo la castrazione (<1 nmol/L).



È interessante notare che, in un precedente studio sempre sull'addestramento dei ranger dell'esercito americano, è stato valutato il testosterone durante il refeed (ri-alimentazione). Mentre gli altri fattori stressogeni erano ancora presenti (addestramento militare e privazione del sonno), il testosterone ho mostrato un apparente recupero (quasi completo) durante la fase di refeed. Sembra quindi che questi fattori di stress (allenamento e privazione del sonno) da soli non siano sufficienti a causare una (significativa) diminuzione del testosterone e sia comunque necessario un deficit energetico.


Uno studio recente ha mostrato un calo non significativo (-19%) del testosterone dopo un ampio deficit energetico indotto dall'esercizio fisico e da una dieta di 4 settimane (55%). Tuttavia, l'SHBG era aumentato sensibilmente. Di conseguenza, la porzione libera e biodisponibile del testosterone era diminuita significativamente del 42%.


Il messaggio da portare a casa dovrebbe essere chiaro: diete da fame rischiano di rendervi ipogonadici. That's all folks


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Attenzione! Le informazioni contenute in questo articolo e nel Sito più in generale non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica


Riferimenti


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B. C. Nindl, B. R. Barnes, J. A. Alemany, P. N. Frykman, R. L. Shippee, and K. E. Friedl. Physiological consequences of us army ranger training. Medicine & Science in Sports & Exercise, 39(8):1380–1387, 2007.


K. E. Friedl, R. J. Moore, R. W. Hoyt, L. J. Marchitelli, L. E. Martinez-Lopez, and E. W. Askew. Endocrine markers of semistarvation in healthy lean men in a multistressor environment. Journal of Applied Physiology, 88(5):1820–1830, 2000.


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