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ESTROGENI - Effetti benefici nell'uomo e nella donna e gestione durante la preparazione.

  • noce86tx
  • 2 set 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Foto tratta dal Web (fonte non accreditata)

Gli ESTROGENI: “croce e delizia” di tutti gli sportivi, uomini e donne. Una pena unita ad un intenso benessere.


Gli estrogeni svolgono un ruolo protettivo nei confronti di molti organi, tra i quali il cervello, vedasi ciò che accade nella donna prima della menopausa (Singh e Su 2013, Wei e Berman 2019, Bethea et al. 2002); il cuore e l’apparato cardiovascolare più in generale; la pelle (aumentando la produzione di collagene), i reni ed il fegato; il tutto riducendo lo stress ossidativo e l’infiammazione.


Dagli studi (Alvaro D., Drudi-Metalli V. et al 2005) è noto che una progressiva riduzione della funzione estrogenica può compromettere l’asse GH/IGF-1, tant’è che molte patologie progrediscono tipicamente dopo la menopausa quando crollano sia livelli di estrogeni che il sistema GH/IGF-1.


L'estrogeno migliora la sensibilità insulinica. I risultati di un recente studio condotto dalla Texas A&M University forniscono informazioni sul meccanismo mediante il quale gli estrogeni possono ridurre la resistenza all’insulina e la produzione di glucosio, riducendo l’incidenza del diabete mellito di tipo 2. Lo studio, “Estrogen Improves Insulin Sensitivity and Suppresses Gluconeogenesis via the Transcription Factor Foxo1”, è stato pubblicato online su Diabetes, rivista della American Diabetes Association. “In questo studio, abbiamo osservato il ruolo degli estrogeni nel controllo dell’omeostasi del glucosio che ha un profondo impatto sulla nostra comprensione dell’obesità e del diabete, nonché potenziali interventi dietetici”, ha detto il Dott. Shaodong Guo, ricercatore del Texas A&M AgriLife Research (cit. https://www.medimagazine.it/).


È quanto emerge anche dalla relazione di Franck Mauvais-Jarvis, del Tulane University Health Sciences Center di New Orleans, al World Congress On Insulin Resistance, Diabetes, And Cardiovascular Disease (WCIRDC) 2019 che si è tenuto a Los Angeles, California. «Durante la menopausa le donne accumulano disturbi metabolici come l'obesità viscerale, l'infiammazione sistemica, l'insulino-resistenza, la dislipidemia e l'ipertensione» ha affermato. «Perdono anche massa muscolare. Alcune di queste anomalie sono parzialmente legate all'invecchiamento, ma sono anche causate dalla carenza di estrogeni» (cit. https://www.pharmastar.it/).


Sì, avete capito bene, meno estrogeni vuol dire anche meno massa muscolare.

Gli estrogeni hanno recettori a livello endoteliale attraverso i quali determinano vasodilatazione e la produzione di ossido nitrico. Regolano l’ossidazione degli acidi grassi nelle cellule adipose e possono ridurre l’appetito, oltre a garantire una buona libido sessuale come ho già spiegato QUI.



La convinzione che durante la fase di definizione questi ormoni debbano essere azzerati è sbagliata, soprattutto dal momento che spesso si va ad aggravare una situazione già precaria; visto che in definizione il ricorso a molecole non aromatizzabili è maggiore rispetto alla fase di costruzione muscolare. Quindi spesso si vede l’inserimento di antiestrogeni laddove non ci sono fonti in grado di convertirsi questi ormoni. Inoltre, sempre durante il dimagrimento, il grasso corporeo diminuisce = meno aromatizzazione.


Nel tessuto adiposo, l’aromatasi è principalmente espressa nelle cellule mesenchimali dei preadipociti indifferenziati e converte l’androstenedione in estrone. La sua attività varia a seconda dei tessuti, ma è più elevata nel tessuto sottocutaneo di cosce e bacino (cit. https://www.informasalus.it). L’aromatasi è un enzima caratteristico del tessuto adiposo, non a caso i livelli di testosterone più bassi che si riscontrano nell’uomo obeso rispetto al normopeso vengono messi in relazione proprio alla maggiore attività delle aromatasi.



L'aromatasi è un enzima chiave nella biosintesi degli estrogeni in quanto catalizza la reazione che a partire dal testosterone opera la sintesi di estradiolo. (cit. Wikipedia)

Non passi il messaggio che si può sguazzare negli estrogeni, perché non è così. Questo ormone femminile va regolato, controllato, mantenuto all’interno di un range, ma non ridotto a zero! Anche (e soprattutto) durante le preparazioni agonistiche “enhanced” il ricorso ad antiestrogeni come i SERM o gli AI andrebbe ben ponderato, QUI trovate una trattazione completa a riguardo.


Attenzione! Le informazioni contenute in questo articolo e nel Sito più in generale non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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