ESTRADIOLO - Rapporto con il Testosterone e TRT
- noce86tx
- 28 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Fisiologicamente, il testicolo, oltre agli altri steroidi testicolari, produce anche estradiolo (E2); tuttavia nel maschio solo il 20% della quota circolante è di provenienza testicolare mentre il restante 80% ha origine da interconversione di androgeni testicolari e surrenalici. Sostanzialmente l’estradiolo è il figlio principale del testosterone. L’estradiolo si forma dal testosterone, grazie all’azione di un enzima chiamato aromatasi. Abbiamo anche l’estrone (E1), prodotto dal testicolo solo nella quota del 2%, ma per questo paragrafo non è rilevante. L’estradiolo è il più potente estrogeno presente nell’organismo e a lui si devono sia effetti benefici, ma anche effetti collaterali dati dal processo di “femminilizzazione” del soggetto maschio, il quale può presentare le seguenti nefaste conseguenze: ginecomastia (aumento delle mammelle), calo della libido, un eccessivo accumulo di tessuto adiposo, ritenzione idrica, ma anche un aumentato rischio di sviluppare insulino-resistenza, infertilità e alcune forme di cancro. Per questi motivi i livelli di estradiolo vanno monitorati e tenuti sotto controllo. Per l’uomo un valore fisiologico di estradiolo nel sangue si aggira attorno ai 10 – 40 pg/mL, solitamente il range 20 – 40 pg/mL è quello maggiormente ricercato durante le TRT, visto che comunque il livello di testosterone è sempre più “sostenuto” rispetto al naturale e quindi avremo un valore minimo tendenzialmente più elevato. Alcuni andrologi che trattano pazienti in TRT reputano ancora accettabile un range di estradiolo incluso tra i 15 – 60 pg/mL.

Quando l’estradiolo è troppo elevato, o quando i livelli di testosterone diventano troppo bassi si verifica una condizione conosciuta con il termine: dominanza estrogenica1. Aldilà dei range numerici fissi e dei valori fissi di per sé, il rapporto ottimale3 testosterone totale/estradiolo ([ng/dL]/[pg/mL]) in un uomo dovrebbe assestarsi tra 10 e 12 (es. TT 2,4 ng/mL = 240 ng/dL e E2 = 24 pg/mL avremo un rapporto di 10). Quest'ultimo punto non era chiarissimo sul mio libro e ci tenevo a fare chiarezza ed essere preciso.

Come per gli altri ormoni visti in precedenza, anche l’estradiolo richiede un laboratorio di analisi qualificato per essere dosato correttamente. L’uso di un test LC/MS (Liquid Chromatography Tandem Mass Spectrometry), più sensibile, per la misurazione dell’E2 nel siero degli individui maschi è preferibile rispetto ai test immunologici diretti, questo per via della sua maggiore sensibilità e per escludere interferenze reciproche tra le sostanze strutturalmente analoghe (es. altri steroidi)2. Un valore dell’estradiolo anormalmente alto richiederebbe l’inserimento di farmaci inibitori dell’aromatasi (es. Anastrozolo), riducendo così la conversione del testosterone nell’ormone femminile che stiamo trattando. Anche un valore troppo ridotto degli estrogeni può essere deleterio, con effetti collaterali a carico del sistema cardiovascolare (ipercolesterolemia e dislipidemia), disfunzioni psicologiche e sessuali, etc. In questo caso andrà valutato un aumento della dose di testosterone - se l'utente è in terapia sostitutiva - e/o andranno ricercate altre probabili cause con le analisi ematiche ormonali complete alla mano.
Attenzione! Le informazioni contenute in questo articolo e nel Sito più in generale non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
Riferimenti
1 mediciantiaging.it/news/la-dominanza-estrogenica-nelluomo/
2 Handelsman DJ, Newman JD, Jiménez M, McLachlan R, Sartorius G, Jones GR. Performance of direct estradiol immunoassays with human male serum samples. Clin Chem. 2014 Mar; 60(3):510-517.
3 Role of testosterone to estradiol ratio in predicting the efficacy of recombinant human chorionic gonadotropin and testosterone treatment in male hypogonadism. Endocrinol. Metab. 65 (5) – 2021.
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