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EMOCROMATOSI: accorgimenti dietetici che possono ridurre il sovraccarico di ferro nell'organismo.

  • noce86tx
  • 19 ago 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Piramide alimentare danese Coop 2011

L'EMOCROMATOSI è una malattia che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo. Tale sovraccarico deriva da un eccessivo assorbimento del ferro alimentare causato da difetti nei meccanismi di regolazione del metabolismo dello stesso (Humanitas). Pertanto, teoricamente, seguire una dieta povera/priva di questo minerale potrebbe ridurne l’accumulo.


Un altro fattore importante è la BIODISPONIBILITÀ del ferro alimentare così come l'equilibrio tra PROMOTORI (es. la vitamina C) ed INIBITORI (ad es. il caffè) dell'assorbimento dello stesso. Ci tengo a precisare che gli effetti d'interventi dietetici ben strutturati e delineati (come accade nelle linee guida per il controllo del colesterolo o della glicemia nel diabete) non sono stati studiati per l'emocromatosi con rapporti adeguatamente ampi, prospettici e controllati. Tuttavia, studi su sottogruppi di popolazione con abitudini alimentari specifiche hanno dimostrato che il contenuto e la forma chimica del ferro nella dieta ha una netta influenza sui livelli dello stesso all’interno dell’organismo.


Promotori ed Inibitori dell'assorbimento del ferro dietetico.

Tendenzialmente, VEGETARIANI e VEGANI in generale hanno un livello di ferro nell’organismo più basso, nonostante le diete vegetariane contengano più ferro delle diete onnivore. La ragione di questo paradosso è che tutto il ferro contenuto in una dieta a base di alimenti vegetali è ferro NON EME, che sostanzialmente ha una scarsa disponibilità ed inoltre molti alimenti vegetali sono ricchi di composti che inibiscono l'assorbimento del ferro, ad esempio fitati (vedi acido fitico), polifenoli e alcune proteine ​​vegetali (es. le proteine ​​dei semi di soia oppure le proteine ​​del latte, magari provenienti da alimenti ricchi di calcio). Gli studi hanno dimostrato che l'assorbimento del ferro è significativamente inferiore in una dieta Veg-vegetariana rispetto ad una dieta ricca di carne (Bach Kristensen et al. - 2005).

Ferro EME, più assimilabile, presente nelle carni (fegato, manzo, pesci, molluschi e crostacei). Ferro NON-EME, di origine vegetale (cavoli di Bruxelles, spinaci, cacao, mandorle, fichi secchi).
Ferro EME, più assimilabile, presente nelle carni. Ferro NON-EME, di origine vegetale.
L'assorbimento del ferro EME è da tre a quattro volte più efficiente rispetto al ferro inorganico ferrico NON EME (Milman NT. - 2020).

Come dovrebbe essere composta la dieta nelle persone con sovraccarico di ferro?

  1. Dieta vegetariana, semi-vegetariana o varia. Una dieta "vegetariana-latto-ovo-pollame-pescetariana" sembra ottimale. Evitate gli alimenti fortificati con ferro e gli integratori di ferro. Ridurre l'assunzione di ferro EME e carne animale. Ad oggi, è scientificamente provato dagli studi sulle donne in post-menopausa, che una dieta ricca di prodotti a base di semi di soia (tempeh, tofu) contenenti fitato nativo riduce significativamente lo stato di ferro corporeo (ferritina sierica).

  2. Vai libera a frutta e verdura, però meglio evitare gli spinaci per via dell’acido ossalico che inibisce l’assorbimento dei minerali, soprattutto del calcio (noto antagonista del ferro). Ottimi anche i legumi ricchi di proteine, ad esempio fagioli bianchi, oppure soia. La frutta fresca va consumata LONTANO DAI PASTI, altrimenti in contenuto di vitamina C aumenta l’assorbimento del ferro. Come accompagnamento ai pasti è meglio scegliere verdura non a foglia verde, come il finocchio ad esempio.

  3. Niente carne rossa, meglio carne bianca e magra da pollame, ma anche questa con moderazione. Evitate la carne lavorata. Evitate frattaglie, cibi contenenti sangue e selvaggina. Pesce meglio se solo bianco, poiché la carne rossa del tonno contiene mioglobina ed ha un contenuto di ferro più elevato. In linea di massima un individuo con elevati livelli di ferro nell'organismo dovrebbe seguire una dieta ipo-proteica (massimo 0,8 - 1,2 grammi di proteine per kg di peso corporeo al giorno). Pensate che in una flebotomia (salasso) da 500 ml di sangue, si perdono 130 - 140 g di proteine, equivalenti a 2 giorni di dieta bilanciata secondo i criteri dell'assunzione raccomandata. Il filetto di merluzzo non contiene ferro eme, mentre il 30-40% del contenuto di ferro nelle altre specie ittiche è ferro eme, quindi possiamo dire che il merluzzo è una buona scelta (Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Miliey; NEVO -2016). I crostacei come le cozze azzurre, le ostriche, i granchi e le aragoste sono generalmente ricchi di ferro e dovrebbero dunque essere evitati o consumati in piccole quantità e ben cotti.

  4. Prodotti cereali o pane INTEGRALE OK, ma evitate i cereali fortificati con ferro. Valida scelta anche la crusca di frumento.

  5. Via libera anche a latte magro, yogurt e formaggi ricchi di calcio e poveri di grassi. L'acido lattico presente nel latte fermentato non aumenta l'assorbimento del ferro, perché il contenuto di ferro nel latte è trascurabile, e sia le proteine che il calcio contenuto nel latte inibiscono l'assorbimento del ferro.

  6. Il consumo regolare di alcol predispone al sovraccarico di ferro, poiché l'assunzione di alcol è associato ad un aumento della ferritina. L'alcol sembra aumentare l'assorbimento del ferro ferrico dal pasto, probabilmente a causa dell'effetto stimolante sulla secrezione acida gastrica.

  7. Le bevande consumate durante il pasto possono influenzare significativamente l'assorbimento del ferro alimentare, aumentando o diminuendone l'assorbimento. Bere bevande alcoliche aumenta l'assorbimento del ferro (come detto poc'anzi). Bere succhi di frutta, sia trasformati che freschi, contenenti vitamina C e con un pH basso, a causa del contenuto di acidi organici ed un alto contenuto di saccarosio e/o fruttosio, aumenterà significativamente l'assorbimento di ferro. Di conseguenza, questo tipo di bevande non deve essere assunto durante i pasti.


Altri piccoli accorgimenti ...


(anche il tè nero) e CAFFÈ assunti assieme ad un pasto sono noti per essere potenti inibitori dell'assorbimento del ferro. Una tazza di caffè ha ridotto l'assorbimento di ferro da un pasto del 39%, mentre il tè ha comportato una diminuzione del 64% (Morck, Lynch et al. – 1983).


ZINCO e ferro competono durante l'assorbimento intestinale. Si noti dunque che vi sono possibili interazioni da post-assorbimento tra questi nutrienti. L’uno (di solito quello in quantità preponderante) può ridurre l’assorbimento dell’altro.


Il PEPERONCINO (così come la CURCUMA) sono spezie comuni ricche di composti fenolici, che teoricamente si legano al ferro nell'intestino inibendone l'assorbimento. Nei test, la biodisponibilità relativa al Fe del pirofosfato ferrico era del 5,4% in presenza di peperoncino e del 6,4% in assenza di peperoncino. La qualità e la quantità del fenolo determinano l'effetto inibitorio dei composti fenolici sull'assorbimento del ferro (Siriporn Tuntipopipat et al. – 2006).


I MIRTILLI ROSSI sono una fonte di quercetina, un fitochimico fenolico avente comprovate proprietà di legante del ferro.


Eliminate lo ZENZERO poiché alcuni autori suggeriscono che gli integratori a base di zenzero possono essere utili per il trattamento dell'anemia da carenza di ferro se assunti insieme al ferro orale (Kulkarni - 2012, Sharma - 2007).


EMOCROMATOSI - EMATOCRITO - ANABOLIZZANTI APPROFONDIMENTI QUI e QUI


Poster con le sette raccomandazioni dietetiche danesi ufficiali 2021

Attenzione! Le informazioni contenute in questo articolo e nel Sito più in generale non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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